Celebrati i Martiri del 7 Luglio 1960. Il Ministro Orlando: “Una tragica vicenda che ci ricorda che la democrazia fu frutto di lotte e battaglie, e della capacità di difendere i diritti fondamentali”

Si è svolta a Reggio Emilia la celebrazione in memoria dei Martiri del 7 Luglio 1960 – Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli – militanti comunisti iscritti alla Cgil, che quel giorno si ritrovarono in città con migliaia di compagni per la manifesazione indetta dalla Camera del Lavoro locale nonostante la contrarietà emersa dopo molti anni, ai vertici del PCI nazionale.

Le celebrazioni, alle quali hanno partecipato circa 250 persone, sono durate per l’intera giornata e con iniziative collaterali nei giorni precedenti e successivi, grazie anche al contributo di Istoreco. Ospite d’eccezione il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando che è intervenuto sotto sera ai giardini pubblici. “Quella tragica vicenda -ha evidenziato Orlando- ci ricorda che la democrazia fu frutto di lotte e battaglie. Di capacità di difendere i diritti fondamentali. Ecco quindi che è importante essere qui a manifestare la nostra gratitudine e che è un dovere civico essere qui per chi si è battuto per difendere l’antifascismo e la nostra democrazia”.

Anche il Sindaco Luca Vecchi ha focalizzato l’intervento sull’importanza della democrazia e del dialogo: “Quel giorno lo Stato sparò a se stesso e perse di vista la consapevolezza che la conflittualità sociale in una certa misura è il sale della democrazia, così come dialogo, l’ascolto e l’accettazione delle diversità sono e devono essere virtù civili”.

Nsr
(Foto di Fabio Zani per NextStopReggio)

[ngg src=”galleries” ids=”273″ display=”basic_thumbnail”]