Entrati in un bar di un comune dell’Appennino reggiano per effettuare i rituali controlli finalizzati ad accettare la “qualità” degli avventori, i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia si sono imbattuti in una 12enne che si trovava dietro il banco dell’esercizio pubblico.
La titolare, rivelatasi poi essere la madre della piccola, era fuori provincia mentre l’unica dipendente assunta era a casa.
In assenza della titolare e dell’unica dipendente la gestione dell’attività commerciale era stata affidata alla 12enne in spregio alle norme sul lavoro che vietano ai minori di anni 15 di poter lavorare.
Per questi motivi i carabinieri di Castelnovo Monti hanno denunciato una barista 42enne alla quale i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, interessati dai colleghi reggiani, hanno anche contestato una sanzione di oltre 4.000 euro per l’impiego della minore in nero, cosa che non poteva avvenire.
nsr
