Castellarano, per i quartieri residenziali con piede di porco e altri attrezzi da scasso: prese due pregiudicate

Alla vista di una pattuglia dei Carabinieri della locale stazione hanno cercato di allontanarsi dalla zona residenziale di Castellarano dove sono presenti abitazioni che, nel corso delle ultime settimane, sono state prese di mira e per questo motivo sono stati raggiunte e fermate dai militari.

E’ finita quindi in caserma la “trasferta” nel comprensorio ceramico per una 23enne di Portogruaro (VE) e una 30enne di Correzzola (PD) che al termine delle formalità di rito sono state denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di possesso di strumenti atti allo scasso.

Sono stati fermate l’altro pomeriggio quando, grazie all’ausilio del sistema di videosorveglianza con lettura targhe installato dall’Unione Tresinaro Secchia, i carabinieri di Castellarano ricevevano attivazione di transito in località Tressano di Castellarano di un veicolo segnalato in quanto in uso a probabili soggetti dediti a furti e circolante sebbene fosse stato cancellato al P.R.A. ai sensi dell’art. 94 bis Codice della Strada (intestazione fittizia di veicoli). 

I militari hanno quindi attivato subito un mirato che consentiva di notare due donne scendere dall’auto appena parcheggiata in prossimità di ville e abitazioni del centro abitato. Avvicinate e identificate dai militari risultavano essere le due donne del Veneto gravate da precedenti per reati contro il patrimonio avuto particolare riguardo a furti in abitazione. Per questo l’autovettura in loro in uso veniva sottoposta a perquisizione con il rinvenimento all’interno di attrezzi da scasso: un piede di porco, due grossi cacciaviti e una tronchese.

Condotte in caserma le due donne sono state denunciate per possesso di strumenti atti allo scasso. Gli attrezzi in loro possesso venivano sequestrati cosi come l’autovettura fittiziamente intestata. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza delle due donne nel reggiano, i militari di Castellarano non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che le stesse siano “note” per via dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, gli attrezzi da scasso in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni.

Non essendo reato l’intenzione in sè, le due donne non sono accusate di alcun furto, ma e’ chiaro che l’armamentario trovato in loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo, alimenta comunque forti sospetti. Ed e’ per questo motivo che ora gli stessi carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza nel reggiano.

nsr