Caso Palamara: la Procura Generale della Cassazione chiede la sospensione per il giudice reggiano Morlini

Gianluigi Morlini

La Procura generale della Cassazione -tramite i rappresentanti Avvocato Generale della Corte Pietro Gaeta e il Sostituto Procuratore Simone Perelli- ha chiesto la sospensione dalle funzioni per i cinque ex togati del Consiglio superiore della Magistratura: Luigi Spina, Gianluigi Morlini, Paolo Criscuoli, Antonio Lepre e Corrado Cartoni.

La vicenda ha origine il 9 maggio 2019 quando cinque magistrati parteciparono a un incontro serale presso l’hotel Champagne a Roma insieme a Luca Palamara (ex presidente dell’Anm e consigliere del Csm fino al 2018) e ai deputati Luca Lotti e Cosimo Ferri.

Durante quell’incontro, che venne intercettato a seguito di un trojan presente dello smartphone di Palamara, si parlò delle nomine ai vertici giudiziari, in particolare di quelle relative alla Procura di Roma.
Un semplice torjan, dunque, creò un terremoto nella Giustizia italiana. Malware, spyware, virus, trojan sono i cosiddetti “captatori informatici” che possono essere utilizzati anche per le indagini di corruzione. Fino a gennaio del 2019, questo tipo di strumenti poteva essere impiegato solo per indagini di terrorismo o mafia.

La Procura generale della Cassazione ha quindi chiesto la sospensione dalle funzioni per 2 anni, oltre che per Spina e Lepre, anche per il giudice reggiano Morlini.
Secondo la Procura, considerato che Morlini all’epoca dei fatti era Presidente della Commissione Direttivi, ricopriva un ruolo che rendeva “ancora più drammaticamente grave la gestione parallela delle nomine all’hotel Champagne”.

nsr