“Casa Gioia”: grazie al sostegno dei Lions club lo sport è “All Inclusive”

www.nextstopreggio.it

Ostacoli, tiro a canestro, bowling, esercizi con la palla e alla spalliera: c’è tutto questo nei due pomeriggi alla settimana che i ragazzi di Casa Gioia trascorrono nella palestra Leonardo Da Vinci, a Reggio Emilia, nell’ambito del progetto sviluppato con la collaborazione di All Inclusive Sport, nato per promuovere una comunità più inclusiva proprio attraverso la pratica sportiva.

I percorsi sono rivolti ai giovani autistici o con disabilità cognitiva che frequentano il centro di via Gioia, e tengono conto delle diverse diagnosi e possibilità di ognuno; ogni attività si svolge sotto l’occhio attento di Matteo Bertelli, laureato in Scienze Motorie e insegnante di educazione fisica, tutor di All Inclusive Sport.

In campo ad affiancare i ragazzi in un rapporto di uno a uno, ci sono anche gli psicologi di Casa Gioia, centro psico-educativo ABA che accoglie utenti dai tre anni fino all’età adulta. Uno degli obiettivi del centro, oltre a quello educativo, è proprio l’integrazione sociale: per questo motivo lo staff di analisti del comportamento, ricercatori e professionisti esperti in educazione, psicologia e insegnamento basati sulla scienza ABA si occupa di far svolgere agli utenti numerose attività in esterno.

“L’attività sportiva – sostiene Stefania Azzali, presidente di Casa Gioia – consente all’individuo di migliorare le qualità fisiche, di potenziare gli aspetti cognitivi e psichici e di sviluppare competenze socio-relazionali molto preziose, specialmente nel caso di soggetti in condizione di disabilità; per questo Casa Gioia offre percorsi mirati e personalizzati in questo importante ambito.

“Differenziamo l’allenamento in base alle caratteristiche di ogni ragazzo; c’è chi riesce a fare più o meno tutto, mentre ad altri scegliamo di proporre esercizi mirati, per esempio centrati sulla coordinazione occhio mano; con alcuni ci concentriamo su parti specifiche del corpo, tenendo conto delle necessità di irrobustire determinati muscoli”, spiega Matteo Bertelli. “All’inizio il lavoro è stato duro, ma con il passare del tempo i risultati sono arrivati; oggi il tempo tra un esercizio è l’altro è notevolmente diminuito, i ragazzi hanno acquisito velocità e la qualità dell’attività è assai migliorata”, aggiunge il tutor, soddisfatto per i traguardi raggiunti.

Se a Casa Gioia lo sport può rivestire un ruolo centrale è anche grazie al sostegno economico dei Lions Club della nostra provincia, che hanno incluso il centro presieduto da Stefania Azzali nell’iniziativa “Adotta una scuola”, che promuove progetti di educazione motoria e sportiva rivolti a giovani con disabilità. Enrico Prandi, delegato dei Lions Club delle zone 10 e 11 sottolinea l’impegno dei soci nel “finanziare corsi di avviamento alla pratica sportiva, fino agli sport paralimpici. La scelta di includere Casa Gioia nel progetto – che gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Reggio, oltre che della Fondazione per lo Sport del Comune – nasce dalla consapevolezza che i suoi progetti sono in linea con i nostri princìpi e hanno un valore educativo e sociale”.

Prandi sottolinea infine che tutti gli undici Lions Club della provincia hanno sostenuto il progetto. Per la “zona 10”: Lions Club Albinea; Reggio Emilia Host Città del Tricolore; Reggio Emilia La Guglia Matilde di Canossa; Reggio Emilia. Per la “zona 11”: Lions Club Canossa Val d’Enza; Castelnovo Monti; Correggio Antonio Allegri; Fabbrico Rocca Falcona; Guastalla Ferrante Gonzaga; Sant’Ilario d’Enza; Scandiano.