Carcere di Reggio Emilia: dalla produzione di mascherine alla realizzazione di quadri di stoffa

Durante la prima ondata della pandemia Covid 19, la delegata Gens Nova Emilia Romagna Anna Protopapa, si è attivata per la realizzazione di mascherine con diversi detenuti del carcere di Reggio Emilia all’ interno del laboratorio artistico di cui ne è la responsabile referente.

Nei mesi estivi appena trascorsi la stessa delegata regionale ha ideato un nuovo progetto rieducativo ” Liberi Art ”
per e con i detenuti della casa circondariale ; si tratta della creazione di quadri con una tecnica particolare che oltre ad insegnarne la manualità punta alla rieducazione dei ristretti attraverso opere d’ arti a temi sociali come ad esempio la violenza sulle donne, il bullismo, la mafia, un opera invece è dedicata a tutte le Forze dell’ Ordine al fine di sensibilizzare il grave fenomeno dei suicidi in divisa e molti altri quadri ad ispirazione personale.

La prima opera che apre il progetto
” Liberi Art ” fortemente voluto dalla delegata Protopapa è ispirata alla lettera Enciclica del Santo Padre Francesco
” Fratelli Tutti ” che, oltre ad impegnare i detenuti nella realizzazione dell’ opera intitolata, non a caso, “Fratelli Tutti” ho voluto, spiega Anna Protopapa, far entrare nel loro cuore il messaggio universale della lettera del Santo Padre.

Un messaggio che vuole diffondere la cultura del ” noi “, dell’amore fraterno e che ha trovato un vasto eco in tutto il mondo e sta facendo riflettere e cambiando tante mentalità tra credenti e non credenti. La lettera di Papa Francesco è come un ” seme”, un dono dal senso più profondo e umano quale ci invita ad essere il ” sale della terra ” senza escludere nessuno neanche lo scarto, coloro considerati i ” perduti ” della società.

Sono stati molti i momenti di riflessione e di confronto con gli utenti del carcere reggiano i quali oltre ad aderire al messaggio sulla fraternità universale del Pontefice, che si rivolge e richiama noi tutti ad una fratellanza, si stanno impegnando a vivere concretamente sentimenti di solidarietà, di amicizia sociale reciproca anche tra diverse fedi religiose evidenziando alcuni loro pensieri, tra cui : “Possiamo ricominciare da dietro le sbarre, è il tempo per migliorarsi per poter essere migliori.
Possiamo cadere nei burroni della vita e bisogna affrontarli iniziando da noi stessi dandoci una mano nei momenti di difficoltà ed accettare che siamo tutti essere umani con delle fragilità.
Il rispetto deve essere reciproco, dobbiamo saper accogliere l’ altro, il nostro prossimo anche se diverso dal nostro modo di pensare, di essere e, indipendentemente dal suo credo religioso o di condizione sociale.
Siamo tutti diversi quanto tanti uguali.
Anche noi che abbiamo sbagliato e stiamo scontando la nostra pena abbiamo una dignità e possibilità per ricominciare”.

L’ opera ” Fratelli Tutti ” diventerà il quadro pellegrino, una testimonianza degli invisibili che verrà accolta ed esposta in alcune Chiese reggiane e luoghi comunitari. Terminerà il suo viaggio a Roma!

Le altre opere realizzate saranno oggetto di mostre nel prossimo futuro.
Nell’ ambito dello stesso progetto sono stati ideati e realizzati anche dei segnalibri dedicati al contrasto della violenza sulle donne ” Neanche con un fiore 1522 ” e al contrasto del bullismo
” Se sei vittima di bullismo non avere paura.. Aiuta il tuo bullo denunciandolo ”
” Il bullismo non è un gioco, il bullismo è violenza, il bullismo è un reato penale. Sbulloniamoci! “, sono le frasi riportate sui segnalibri.
Questi ultimi verranno donati ai bambini di alcune scuole elementari del territorio reggiano.
Ringraziamenti infine da parte della Protopapa per la disponibilità degli Istituti Penali di Reggio Emilia a partire dalla Direttrice Dott.ssa Lucia Monastero, del Comandante Dirigente Aggiunto Dott.ssa Rosa Cucca e di tutta l’Amministrazione Penitenziaria.