La Borghi presenta Esposto in Procura sul Canile Madonna della Guadalupe

La nota animalista Stella Borghi, Presidente dell’Associazione Amici della Terra, Club di Reggio Emilia, affiliata all’associazione Amici della Terra Onlus ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica nei confronti del canile Madonna della Guadalupe di Castelnovo di Sotto.

Nell’atto depositato questa mattina si chiede l’intervento della Procura al fine di “effettuare le verifiche previste per legge circa la corretta vaccinazione, la corretta effettuazione dei trattamenti sanitari, il corretto mantenimento e ricovero negli animali presso il Canile Madonna della Guadalupe sito in Castelnovo di Sotto (RE) procedendo, in caso di violazione delle normative comunali, amministrative e di qualsiasi altra fattispecie penale ravvisabile, nei confronti dei soggetti responsabili”.

La Borghi era stata contattata da diversi animalisti e associazioni animaliste ad occuparsi del canile Madonna della Guadalupe, struttura che godrebbe di convenzioni con molti comuni italiani, sparsi su tutto il territorio nazionale e nel quale, secondo l’esponente, si potrebbero ravvisare anomalie circa il rispetto della normativa in materia di tutela degli animali d’affezione.

Nel canile sarebbero ricoverati centinaia di cani, alcuni provenienti da sequestri (Martellago, Imperia) e “non sarebbero tenuti nelle condizioni migliori”.

Non solo, la Borghi nell’esposto evidenza come, mentre la normativa regionale prevede un tetto massimo di 200 animali ricoverati nella struttura, “il Servizio Veterinario dell’ASL, competente per territorio, ha richiesto e ottenuto dal Comune di Castenovo di Sotto (RE) l’autorizzazione per alloggiare un massimo di 396 cani più eventuali cuccioli. Il numero dei cani presenti, superiore a quanto indicato nei due atti della Regione Emilia-Romagna, viene documentato anche nella checklist del Servizio Veterinario del 23 novembre 2017 dove si evidenzia, altresì, che vi è un solo addetto per la pulizia dei box, per l’alimentazione e cambio acqua giornaliera, cura e sgambamento dei 227 cani presenti nella struttura”.

Nell’esposto, inoltre, emergerebbe il decesso di 28 cani “deceduti per circostanze, allo stato, sconosciute” oltre a un elenco di mancanze individuate.

Ora tutto è nelle mani della Procura reggiana che deciderà se e quando procedere.

Mb, @nextstopreggio