Calerno, l’opposizione: “20.000 stanziati per un progetto a ridosso della campagna elettorale mai avviato”

“Un progetto di “partecipazione” proposto dal Comune e finanziato anche dalla Regione a ridosso della campagna elettorale: ora è sparito dai programmi della Giunta.
Un progetto del costo di 20.000 dissolto nel nulla come una bolla di sapone. E’ questo il triste epilogo di un progetto avviato, evidentemente, solo per impressionare gli elettori e poi messo nel dimenticatoio.

Ripercorriamo le tappe della vicenda.

A fine gennaio scorso ha preso avvio il percorso, promosso dalla passata Giunta Comunale, per la stesura di un “Documento di proposta partecipata” relativamente alla riqualificazione della piazza Dalla Chiesa di Calerno. Con grande enfasi il progetto fu avviato con assemblea pubblica di presentazione e furono coinvolti perfino i bambini delle scuole materne di Calerno. Poi il progetto è stato sospeso il 10 aprile, per evitare l’ultimo mese di campagna elettorale. Come si legge nella lettera inviata alla Regione Emilia Romagna dal Comune, il progetto doveva riprendere nel mese di luglio.
A oggi, non è stato fatto alcun passo in avanti per concludere quel percorso partecipativo ed arrivare alla stesura del documento finale, benchè fosse stato finanziato con 20.000 euro di soldi pubblici, 6.000 euro del Comune e 14.000 euro della Regione.

Sorgono quindi alcune domande: perché la passata Giunta ha voluto avviare un progetto così costoso, pur sapendo di non avere a disposizione abbastanza tempo per portarlo a conclusione?
Perché l’attuale Giunta non ha avviato la conclusione dei lavori sospesi? Non è un caso che nel Documento Unico di Programmazione dell’attuale Amministrazione, che ha durata triennale, non si trovi traccia di questo progetto.
Era davvero necessario spendere 20.000 euro per un progetto che si sapeva di non poter portare a termine? Perché ipotizzare la riprogettazione di piazza Dalla Chiesa, illudendo inutilmente i cittadini? La nostra lista ha presentato pubblicamente delle precise proposte, anche con un progetto di massima, la Giunta invece si è persa nel nulla.

Nessuna novità nemmeno per la madre di tutti i problemi di Calerno, la mancanza di un percorso alternativo alla via Emilia, che spacca in due l’abitato.

Ognuno può darsi le risposte che ritiene opportune, ma a noi, che amiamo far uso della logica, vien da pensare che o il progetto era una pura iniziativa elettorale e la passata Giunta ha sprecato soldi pubblici, o che il progetto fosse davvero necessario e che la Giunta attuale non ne abbia considerato la necessità e l’urgenza.
Due errori che si sommano: spreco di soldi pubblici e nessun passo avanti per la realtà di Calerno”.

ALTERNATIVA CIVICA per Sant’Ilario e Calerno