Caldo torrido e soggetti vulnerabili: il decalogo per contenere il rischio dei colpi di calore

Il caldo che attanaglia anche le nostre terre è una minaccia reale per i 116 mila di anziani ultra 65enni che risiedono a Reggio Emilia, fascia di popolazione cresciuta del 19% negli ultimi vent’anni. Il sole a picco del pomeriggio, che fa schizzare le temperature oltre i 35° (nel week end sono previsti picchi di temperature fra i 39 e 41 gradi), blocca le uscite all’aperto dei soggetti più fragili. 

Ad avere i problemi maggiori sono gli anziani fra i più esposti ai colpi di calore visto che hanno un sistema di termoregolazione meno efficiente, manifestano con maggiore facilità i sintomi dell’ipertermia e hanno una più alta vulnerabilità alle malattie respiratorie. Senza trascurare il fatto che gli anziani hanno in genere una minore percezione del bisogno di bere per idratarsi soprattutto con le alte temperature estive.

Coldiretti ha elaborato un vademecum da seguire per favorire il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione attraverso comportamenti corretti ed una giusta alimentazione. «Soprattutto nei giorni di caldo torrido – commenta Livio Motti, presidente dell’ass. Pensionati Coldiretti Reggio Emilia – è bene seguire alcune regole di buon senso. Ridurre al minimo le esposizioni ai raggi solari, specie nelle ore centrali della giornata, vestirsi con abiti leggeri chiari di cotone o in altre fibre naturali, fare docce tiepide, stare in luoghi ombreggiati ma soprattutto seguire un’alimentazione con acqua e cibi rinfrescanti come frutta e verdura di stagione, indispensabili per rinvigorire l’organismo e reintegrare acqua e sali minerali persi con l’eccessiva sudorazione».

Ciliegie, albicocche, pesche e nettarine ma anche meloni ed angurie – continua Coldiretti  – sono molto richieste per cercare di combattere l’afa, idratarsi e fare il pieno naturale di vitamine. Non è certo l’annata migliore per la produzione di frutta – commenta il presidente Motti. Le gelate primaverili hanno ridotto molto le produzioni locali e preoccupa anche l’assenza di precipitazioni che, con le temperature così elevate e l’afa – sottolinea Motti – stanno seccando la terra, scottando la frutta e la verdura nei campi e provocando stress negli animali nelle stalle.

IL DECALOGO CONTRO I COLPI DI CALORE

1       Evitare di uscire di casa nelle ore più calde
2       Vestire con abiti leggeri non aderenti preferibilmente di fibre naturali
3       Aprire le finestre solo al mattino presto o la sera
4       Evitare di restare sotto il soffio diretto dei condizionatori
5       Impostare il condizionatore ad un massimo di 7 gradi di differenza con l’esterno
6       Fare bagni e docce con acqua tiepida e bagnarsi viso e braccia con acqua fresca
7       Salire sull’auto solo dopo aver aperto finestrini e portiere per far arieggiare l’abitacolo
8       Evitare l’eccesso di sale nei cibi
9       Bere frequentemente acqua ma anche succhi e centrifugati
10     Consumare pasti leggeri, frutta e verdura