Cai Xiaote regala 1000 mascherine protettive alla Questura di Reggio Emilia

Cai Xiaote, cittadino italiano, meglio reggiano, che però non dimentica la terra d’origine dei suoi antenati: la Cina.
Un buon impiego presso un’importante azienda reggiana, una laurea, un master, una grande passione per la storia e sentimenti e principi che si ispirano alla cavalleria, al punto di appartenere alla prestigiosa A.I.O.C., Associazione Insigniti Di Onorificenze Cavalleresche, con queste caratteristiche si è sentito in dovere di aiutare la comunità a cui appartiene senza dimenticare la mediazione culturale con chi ancora si sta inserendo nella comunità reggiana.

Non solo Cai partecipa e sprona i propri conoscenti a vivere e condividere oneri e onori di questa terra ma, in un momento di grande difficoltà quale l’attuale, oltre a partecipare alle iniziative delle varie associazioni che mirano alla reciproca conoscenza tra italiani di lunga e di più recente data, specie i confratelli di origine cinese, ha sentito l’impulso di donare 1000 mascherine kn 95, più protettive delle ffp2, alla Questura di Reggio Emilia risultante al momento l’ente con il rifornimento minore.

 

In un breve momento nel quale si è formalizzato il passaggio del materiale, nel rispetto di tutte le indicazioni date, anche se in apparenza parzialmente disattese per il brevissimo momento della foto dove si sono abbassate le mascherine, alla presenza del Questore dott. Giuseppe Ferrari, delle responsabili dei servizi sanitari, del Presidente della sezione reggiana dell’ AIOC, si sono voluti esprimere i ringraziamenti verso le azioni e l’impegno gravoso e rischioso di chi sta cercando di tutelare la salute dei cittadini con l’ingrato compito di continui ma indispensabili controlli che non sono vessatori, ma posti a tutela di tutta la comunità.

Il sig. Questore Ferrari ha ringraziato per il sostegno materiale ed in particolare per la gradita vicinanza espressa verso il gravoso lavoro delle forze da lui dirette, uomini e donne che in questo particolare momento ed impegno hanno bisogno di sentire che i loro sforzi sono apprezzati dalla popolazione tutta.
Un gesto di generosità e ringraziamento per una terra ed una comunità in cui si cerca di vivere nei migliori dei modi, un gesto che ogni giorno viene ripetuto da tanti, nei limiti delle loro possibilità, un gesto che vuole spronare tanti altri ad unirsi a questa ancora minoranza.
Un grazie sentito a Cai, ma anche a tutte le persone che ci garantiscono la vita: dalla sanità alle forze dell’ordine passando da tutti quelli che col loro lavoro producono nei campi e nelle officine, trasportano, distribuiscono merci, servizi ed alimentari.

Fabio Zani