Cadelbosco Sopra, Zani: “Molti dubbi per l’intervento a Zurco. Quale pericolo ambientale?”

“In data 11/09/19 si è svolto il Consiglio Comunale nel corso del quale sono stati affrontati temi di notevole impatto sul nostro territorio.

Un punto in particolare riteniamo che debba avere una diffusione più ampia e vogliamo informare i cittadini di quello che pensiamo sia un intervento con un impatto rilevante sul nostro Comune.

Noi crediamo fosse necessaria una comunicazione e un confronto con la cittadinanza prima dell’approvazione in consiglio comunale. Il nostro voto è stato ovviamente contrario e abbiamo chiesto anche di sospendere la discussione e la votazione per approfondire.

La fonte della nostra preoccupazione è relativa ad un importante futuro insediamento produttivo ceramico in località Zurco, per il quale si è deliberato tra le altre, la possibilità di alzare a 30 metri l’altezza dell’insediamento a fronte dei 10 metri attuali in quella zona.

Abbiamo posto domande sul tipo di lavoro svolto all’interno, che comporterà l’arrivo di ingombrante materiale per essere lavorato in forni ad alte temperature e con tipi di lavorazioni altamente rumorose su cui saranno necessari controlli a sorpresa di Arpa.

L’alto impatto di traffico pesante che si genererà, ha reso necessario per l’azienda prevedere una corsia di accesso e uscita allo stabilimento. Il numero di mezzi pesanti che a pieno regime saranno 50 giornalieri tra entrate e uscite, creerà un impatto non solo sull’inquinamento ma anche sul traffico di una provinciale già molto congestionata, pericolosa e non idonea a sopportare un ulteriore carico.

La provinciale 63, da poco declassata a strada di collegamento minore, attraversa i centri abitati, sono presenti passaggi pedonali, ha una carreggiata stretta, con piccole rotonde ed è costellata di fermate dell’autobus estremamente insicure, poco segnalate e molto frequentate.

La risposta alle nostre preoccupazioni non è arrivata. I problemi sono chiari a tutti, ma non c’è in campo nessuna prospettiva di soluzione. Approvare tale insediamento significa “sperimentare” l’impatto di tale traffico su una strada già teatro di gravi incidenti.

Abbiamo discusso di questo punto a lungo durante il consiglio e non abbiamo ottenuto risposte per noi adeguate sull’impatto del traffico, non ci sono progetti accordati in merito.

Inoltre rimangono altri interrogativi e preoccupazioni:
– l’impatto del tipo di attività svolta
– come avvengono le lavorazioni e quale impatto acustico hanno
– che impatto sulle falde acquifere utilizzate per il raffreddamento nei processi e relativi sversamenti

Infine ci domandiamo i motivi della collocazione nel nostro territorio, lontano dagli approvvigionamenti di materie prime e di utilizzo del prodotto finito, piuttosto che in territori che per vocazione storica hanno aziende simili e quindi infrastrutture adeguate.

Tante le domande che meritano un approfondimento e molte che invece necessitavano di una soluzione prima di deliberare per favorire tale insediamento”.

Marino Zani, Capogruppo Cadelbosco per Tutti