Boxe, il reggiano Mattia De Bianchi “Lo Spartano” vince il titolo italiano pesi Piuma: “Ho dato il 110%”

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Mattia De Bianchi

Mattia De Bianchi è il nuovo campione italiano dei professionisti per i pesi Piuma. E gli osservatori hanno già emesso il loro decreto: è stato il match più bello dell’anno. Per chi abbia avuto la voglia di guardarlo in diretta ieri sera, ci sono pochi dubbi. Il combattimento andato in scena in una Arena di Monza gremita da duemila spettatori, tra Mattia Occhinero e Mattia ‘Lo Spartano’ De Bianchi, ha fatto brillare gli occhi a chi ama il pugilato. La Reggiana Boxe Olmedo del presidente Emiliano Martinelli e del direttore sportivo Luca Quintavalli torna a casa con una cintura d’eccellenza e con un esordio vinto del giovane Mattia Vinciguerra, anche lui trionfante sul ring

Match Occhinero – De Bianchi: Le dieci riprese giocate tra De Bianchi e Occhinero sono state intensissime sin da subito. Le prime tre hanno lasciato spazio alla rabbia: i due pugili si sono cercati continuamente e si sono affrontati a suon di cazzotti. Ma questo ha favorito la fisicità di Occhinero, pugile durissimo dalle leve lunghe e dal pugno pesante. Dalla quarta ripresa è arrivato il cambio di passo del campione reggiano. Lo Spartano ha fatto valere la sua tecnica raffinatissima e ha iniziato a schivare e rientrare, mandando a vuoto Occhinero e assestando i colpi più puliti. Sul finale del match non c’è stata più storia: De Bianchi incalzava, Occhinero tentava reazioni ma senza più efficacia, e così il neo-campione reggiano ha preso il largo. Il verdetto è stato unanime: vittoria per tutti e tre gli arbitri.

Match Vinciguerra – Keljanovic: Il debuttante della Reggiana boxe inizia in salita. Alla prima ripresa riceve un colpo a freddo sul mento che lo manda a terra. Ma qui è venuto fuori il carattere del pugile. Vinciguerra si è rialzato, ha ascoltato l’angolo e ha ripreso daccapo per rifare completamente il match. A quel punto ha iniziato ad andare dentro alla guardia dello straniero e ha costretto l’arbitro a contare l’avversario alla terza ripresa. Finito il match alla quarta ripresa non c’erano dubbi: vittoria del reggiano. 

“E’ stato un incontro durissimo, non mi aspettavo di dover fare una fatica così -ha detto Mattia De Bianchi- . Adesso ho persino la voce cotta, perché mi sembra di aver scalato una montagna. E’ stata anche più dura di quando ho perso il titolo Supergallo con Rigoldi, perché allora le ultime riprese le avevo gestite con calma pensando di essere in vantaggio.
Questa volta invece è stato proprio sul finale del match che ho dovuto accelerare. Mio fratello all’angolo mi ha raccontato che quando mi sono seduto alla fine della terza ripresa, gli occhi andavano all’indietro: ero finito in un metaverso. Ma la mente di Galli ha guidato il robot: il joystick ce l’ha lui, io eseguo. Era inutile continuare a scambiare colpi con uno che è più forte fisicamente, quindi abbiamo cambiato tattica. L’ho battuto facendo valere la tecnica, su cui non ho rivali.
Una volta superata la soglia della fatica tra il quarto e il quinto match, non c’è stata più storia. Voglio ringraziare soprattutto tutti quei reggiani che mi hanno seguito fino a Monza, siete stati la mia forza. Senza di voi avrei dato il 100% e non sarebbe bastato. Se ho vinto è perché mi avete portato al 110%. E la cintura ora torna dove deve stare: a Reggio”

“Due match bellissimi -esulta il Presidente Emiliano Martinelli-. Bravissimo Vinciguerra nel suo esordio, ha dimostrato mentalità da pugile. De Bianchi? L’avversario era durissimo e lui ha fatto un piccolo capolavoro, perché dopo aver perso le prime riprese lasciandolo sfogare è andato a crescere vincendo tutte le altre riprese. Mattia è un pugile con una grande testa, tatticamente è stato gestito benissimo.
Da parte mia è stata una bella prova di coesione di tutto il mondo che gravita attorno alla palestra che si è preso su, partendo alle 16 e tornando alle 4 del mattino, solo per star vicino ai nostri due campioni. C’erano un centinaio di reggiani con noi, compreso Nicola Boni di Polo Digitale che ci ha sostenuti in questa avventura magnifica. Una grande dimostrazione di affetto della città di Reggio. Grande orgoglio per aver visto il frutto di tanto lavoro faticoso, che ho osservato in questi mesi”

“Grazie Mattia per tutte le pizze che hai consegnato la sera -ha detto il direttore sportivo Luca Quintavalli- , dopo ore di allenamento quando ancora non eri che un ragazzino con tanta volontà e tante maglie sudate nella borsa. Grazie De Bianchi per l’uomo che sei diventato, crescendo decine di ragazzi con il tuo esempio di professionista impeccabile, a solo poco più di vent’anni. Grazie Spartano per questo regalo che ha reso da oggi te e Reggio Emilia ancora più belli: da sempre ti dico che nella vita parlano i fatti e questo titolo non ha bisogno di tante parole, ma di tanto rispetto. Sono fiero di te, come tutta la città”.