“Borgo Cadonega relais & spa”, un angolo di paradiso a Viano creato magistralmente dal toscano Roberto Dianda

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Roberto Dianda

Beata te che sei di Reggio Emilia… a due passi dal Borgo Cadonega”. Un’esclamazione di amici, professionisti milanesi, appassionati di terme, Spa e ristoranti di qualità che mi ha lasciata sorpresa, poiché non ne conoscevo l’esistenza. In genere sono altri gli aspetti che evidenziano i forestieri circa la mia reggianità: dal Primo Tricolore, Matilde di Canossa, il nostro Appennino, il Parmigiano-Reggiano, l’Aceto Balsamico Tradizionale…
Incuriosita, mi sono recata nel cuore di Viano dove ho incontrato Roberto Dianda, agente di commercio toscano residente a Lucca, che nel giugno 2016 ha inaugurato il suo progetto in terra emiliana: il “Borgo Cadonega relais & spa”, splendida beauty farm con tanto di ristorante.

Roberto acquistò anni prima la struttura decadente con due torri (ndr, di questa tipologia ce ne sono solo quattro in tutta la provincia di Reggio Emilia) per ricavarci una propria dimora, considerando che era spesso in zona per motivi di lavoro e che si era innamorato del territorio. Poi con il tempo il suo sogno è cresciuto fino a dar vita a una spa con piscina, camere e ristorante, il tutto con particolare sensibilità green, tanto che l’energia pulita necessaria viene interamente autoprodotta.
Non poteva mancare un tocco toscano, nel giardino, dove Roberto Dianda ha piantato piante e fiori della sua terra d’origine.

La struttura ospita diverse camere per un totale di circa 18 ospiti, ciascuna con un proprio nome che evocano aspetti del posto: Piccionaia -presente realmente nella camera-, Peonie, Il Castello, le Argille, i Mammeloni… tutte stanze di pregio, accoglienti e distribuite in ambienti spaziosi.
Ogni angolo della struttura è una “chicca” particolare, come la cantina, dove Roberto ha fatto costruire sulla parete uno splendido albero in ferro battuto sul quale sono appese pregiate bottiglie di vino.

Ogni dettaglio è ricercato, studiato con attenzione e sensibilità estetica e culturale: forse è anche questa la chiave del successo del progetto di Dianda, dove ci si sente sempre curati e coccolati anche mentre si sorseggia un tè.

Circa l’80% dei visitatori viene da fuori Reggio e di questi circa il 70% dall’estero: Germania, Austria, Francia, Svizzera e Gran Bretagna. I reggiani si recano nel Borgo Cadonega in particolare per una serata al ristorante, avvolti dalle pareti in sassi, scegliendo all’interno di un menù culinario nel quale non mancano mai i prodotti tipici reggiani, illustrati con gradevole gentilezza dal personale. Possono usufruire dei servizi di ristorazione e spa anche gli ospiti esterni che non pernottano nella struttura.

In Borgo Cadonega, oltre ai tradizionali percorsi spa, vengono organizzate anche diverse iniziative, come la visita in un’acetaia degustandone l’Aceto Balsamico tradizionale, o il tour nel museo della Ferrari con tanto di test drive sulla testarossa.

E’ singolare vedere l’attaccamento al territorio e la voglia di valorizzarlo con passione da parte di un toscano. “Mi sono innamorato di questo posto fin da subito -spiega Roberto Dianda-, ma anche dei luoghi limitrofi e della gente del luogo. Voi reggiani vivete in un territorio che gode di una ricchezza speciale unica intrinseca. Per quanto mi riguarda ce l’ho messa tutta per valorizzare al meglio il posto investendo anche risorse importanti: sono molto contento di averlo fatto”.
Il risultato è stato perfettamente raggiunto: a Viano, a pochi chilometri da Reggio Emilia, un toscano doc è riuscito magistralmente a creare un angolo di paradiso che ci invidiano turisti e appassionati di qualità e reggianità.

Marina Bortolani