Bollette Iren, Cisl e Adiconsum: “Necessario ritrovare il rapporto con il territorio”

Cisl Emilia Centrale e Adiconsum intervengono sul caso delle “bollette pazze” Iren che hanno raggiunto i reggiani dopo il passaggio, voluto dalla normativa, dalla fatturazione a rate costanti a quella a consumo. «A monte c’è sicuramente un enorme errore comunicativo di Iren: difficile pensare potesse bastare un allegato alla fattura a preparare ad un cambiamento così radicale l’utenza» – commenta Massimo Rancati di Adiconsum. Per l’associazione consumatori il vero problema sta però nel fatto che le nuove bollette, pur dovendo in teoria parlare di soli consumi effettivi, in realtà portano in pancia una buona quota di consumi stimati. «Siamo ovviamente pronti ad assistere i cittadini nel chiedere la rettifica delle bollette e certi ci saranno partite a credito, ma intanto c’è chi si trova a pagare anche 5/6 volte tanto, fino alla metà della normale spesa annua per il gas: chiediamo la massima rapidità nella gestione delle istanze correttive».

Anche al sindacato di via Turri, quindi, è pioggia di lamentele per conti poco chiari, conguagli nascosti, letture vere o presunte, informazioni comunque insufficienti. C’è anche chi, cliente storico della multiutility, rimpiange i tempi della “vecchia Iren”.
«Gli iscritti ci dicono di percepire un’azienda che, rispetto al passato, è diventata sempre più autoreferenziale e meno disposta al dialogo» commenta Domenico Chiatto, segretario Cisl. «È quindi necessario ritrovare il rapporto con il territorio, rinnovando la relazione e l’ascolto delle parti sociali per trovare soluzioni realmente condivise: semplici rateizzazioni e dilazioni di pagamento non possono bastare».

G.A.