Giovedì mattina all’alba la Guardia di Finanza di Reggio Emilia e Bologna ha effettuato perquisizioni e sequestri per 234 milioni di euro. In manette sono finiti anche dei reggiani. L’inchiesta è stata 
coordinata dal pm Valentina Salvi (nella foto qui a fianco): “Si tratta di un’indagine lunga e complessa in cui il personaggio principale coinvolto si chiama Foroni e la società principale New Line, già emersi negli anni in precedenti indagini e procedimenti giudiziari condotti dalla Procura di Reggio Emilia”.
Alla base di tutto l’emissione di fatture false. Coinvolte complessivamente un centinaio di persone e diverse società. L’organizzazione individuava e acquisiva il controllo di imprese in crisi e le usava per i propri affari.
“Tutto è partito dalla denuncia di un imprenditore che si è accorto che i finanziatori della sua impresa in difficoltà gli chiedevano di portare avanti operazioni illecite. Da lì ha trovato il coraggio di rivolgersi a noi e di far partire l’inchiesta”, ha detto il colonnello Luca Torzani, comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna.
Fra i coinvolti nell’indagine anche dei reggiani: Maurizio Foroni, 48enne reggiano titolare della New Line, stando alle indagini sarebbe la mente dell’associazione a delinquere, con ramificazioni in tutta Italia e all’estero. Un nome che non emergeva dalle documentazioni fiscali, ma che è emerso quale appunto ruolo chiave, dalle intercettazioni telefoniche.
Foroni risulterebbe autore di diversi reati fiscali che vanno dal riciclaggio alla truffa ai danni dello Stato. A lui e ad altre 14 persone sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 234 milioni di euro.
nsr
