Biciclette ribelli in giro per Reggio “contro la cementificazione”

Oggi quasi 80 ‘biciclette ribelli’, che in più di un’occasione hanno dato vita a memorabili eventi “per arginare la tracotanza edificatoria dell’amministrazione reggiana -spiegano gli organizzatori- e le brame di espansione dei colossi della grande distribuzione”, hanno attraversato di nuovo la nostra città, con partenza e arrivo previsti in due luoghi simbolo della protesta. 

Alla manifestazione, promossa da Tuttinbici, Laboratorio Aria Pulita e Reggio città aperta, hanno preso parte esponenti di comitati e associazioni che si occupano di ambientalismo, urbanistica e diritto alla città e tante persone desiderose di manifestare la loro contrarietà a quanto sta accadendo al martoriato territorio reggiano, sia urbano che rurale.

La partenza è stata in via Emilia Ospizio, nel piazzale adiacente il semaforo pedonale, nei pressi del quale è prevista “l’edificazione dell’ennesimo inutile megastore Conad, tristemente annunciata dall’abbattimento di cento alberi del bosco spontaneo dell’ex Casa di Riposo (ma poco lontano, nella zona di S Maurizio, ci sono tracce evidenti di un altro scempio annunciato, un nuovo supermarket della catena Lidl)”. 

Nel corso della biciclettata alcune tappe intermedie con soste ‘riflessive’ hanno permesso di affrontare le problematiche urbanistiche ed ecologiche legate ad alcuni luoghi e ‘non luoghi’ della città e in via Pestalozzi il professor Ugo Pellini ha proposto una delle sue esemplari comunicazioni su botanica e dintorni. 

La chiusura in via Luxemburg è stata l’occasione per richiamare “il tema dolente del cantiere Conad -concludono gli organizzatori-, luogo della ormai storica resistenza contro la cementificazione promossa dalle grandi catene commerciali e sostenuta dall’amministrazione locale e per connetterci idealmente con gli altri cantieri – potenziali o già avviati – che incombono sulla città, in particolare in quell’Area Nord divenuta ormai terreno di crescenti appetiti immobiliari”.

nsr