Bambino bussa alla porta dei Carabinieri e chiede aiuto al Maresciallo per liberare un bimbo di 26 mesi che si era chiuso in casa

La lucidità di un bambino di 10 anni e la prontezza del Comandante della Stazione hanno evitato che un fatto che poteva trasformarsi in una tragedia.
Il tutto è successo ieri pomeriggio a Fabbrico, quando un bimbo di 26 mesi si è chiuso accidentalmente in casa lasciando la mamma fuori dalla porta senza le chiavi d’ingresso.
Inutili sono risultati i tentativi della donna di spiegare al figlio come riaprire la porta che, anzi, ha inserito due mandate.

Il fatto non è sfuggito ad un bambino di 10 anni, vicino di casa, che resosi conto del pericolo è corso alla Stazione Carabinieri del paese. In caserma c’era il Maresciallo che ha subito accolto e ascoltato il bambino ansimante: “Maresciallo corra, un bimbo…un mio vicino di casa…un mio amico…è rimasto chiuso in casa e la mamma non riesce ad aprire la porta … è molto piccolo lo aiuti!”.

Capita la situazione e accompagnato dallo stesso bambino, il militare ha raggiunto l’abitazione dove ha trovato la mamma ormai nel panico e il bimbo all’interno preso da un pianto dirotto. Sebbene inviata una richiesta di intervento ai Vigili del Fuoco, il Comandante della Stazione, per non perdere tempo prezioso, ha deciso di provare ad entrare in casa attraverso la piccola finestra del bagno.
Armato solo di una pinza, presa da un vicino di casa, e di una sedia alla quale ha fatto da contrappeso, lo stesso bambino che aveva chiesto soccorso, si è arrampicato sul muro riuscendo con non poca fatica a forzare il chiavistello della finestra.

Il pianto straziante della mamma si è interrotto solo quando il Maresciallo le ha messo in braccio il bimbo sano e salvo.
Gesto encomiabile quello del Comandate della Stazione di Fabbrico che, rispondendo ai ringraziamenti, ha detto: “Ho fatto solo il mio dovere”.

nsr