Aumentano gli atti intimidatori contro i giornalisti. La solidarietà dell’Associazione Stampa Reggiana

Come è tradizione, il Ministero dell’Interno, guidato da Luciana Lamorgese, ha presentato – in occasione della tradizionale riunione di Ferragosto del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica – il “Dossier Viminale”.
Il documento offre un quadro riassuntivo delle attività e delle iniziative di tutte le componenti del Ministero, affrontando il tema della sicurezza, anche attraverso il confronto, ove possibile, con l’analogo periodo precedente.
Una sezione specifica è riservata agli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti: veramente allarmanti sono i dati presentati.

Nel periodo 1 gennaio 2019 – 30 giugno 2020 risultano ben 185 giornalisti minacciati, con un aumento del 51,6% rispetto al periodo precedente, di cui 62 tramite web.

Nel dettaglio questa risulta la matrice degli atti: criminalità organizzata, n. 32 pari al 17,3% del totale; attività socio-politica, n. 62 (33,5%); altro, n. 91 (49,2%).

Il “Dossier Viminale” presenta anche la classifica delle prime cinque regioni in cui questi atti sono stati compiuti: Lazio, n. 51 (27,6% del totale); Campania, n. 26 (14,1%); Sicilia, n. 25 (13,5%); Lombardia, n. 19 (10,3%); Calabria, n. 17 (9,2%).

L’Associazione Provinciale Stampa Reggiana “G. Bedeschi” esprime la più viva preoccupazione per l’elevato numero di giornalisti minacciati e per l’aumento veramente notevole di tali atti intimidatori.

Giuseppe Adriano Rossi

Ai colleghi va la solidarietà dell’Associazione, che conscia che la libertà di stampa – diritto contemplato nell’art. 21 della Costituzione – rappresenta un solido baluardo a difesa della democrazia, chiede che le Istituzioni si adoperino costantemente perché tali delittuosi atti abbiano a cessare e siano adeguatamente perseguiti.

Giuseppe Adriano Rossi, Presidente Associazione Stampa Reggiana