Atti persecutori alla ex moglie: stalker 36enne nei guai

Complice l’uso smodato di bevande alcoliche uomo 36enne residente nell’Aeppennino reggiano, si è trasformato in un vero e proprio incubo per la moglie 40enne che è stata costretta a scappare dalla casa dove viveva con il marito.

L’uomo infatti si è reso responsabile di una serie di condotte persecutorie per le quali, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Casina l’hanno denunciato alla Procura reggiana che richiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’applicazione nei confronti del 36enne violento, la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento all’abitazione e da qualunque altro luogo frequentato dall’ex moglie prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 1.000 metri dalla stessa vietandogli inoltre di comunicare attraverso qualsiasi mezzo con la donna.

Provvedimento di natura cautelare che nella tarda mattinata di ieri è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Casina che hanno condotto le indagini.

Pesanti come un macigno le accuse mosse all’uomo nei capi di imputazione alla base del provvedimento di natura cautelare: maltrattamenti in famiglia in quanto senza alcun apparente motivo maltrattava la moglie, reiterate manifestazioni di aggressività fisica e psicologica, umiliazioni, offese e minacce, arrivando a minacciare la consorte con un coltello colpendo l’autovettura della donna, dove questa si era rifugiata in una circostanza minacciando di lanciare una tegola sul parabrezza per impedire la fuga. Infine, l’uomo era arrivato ad usare la propria autovettura come ariete per abbattere la recinzione dell’abitazione familiare per entrare in casa dove la moglie si era barricata per paura.

Fatti questi accaduti tra agosto e ottobre a cui si aggiunge l’accusa di atti persecutori perché dopo la fine della convivenza (a fine ottobre scorso) il marito minacciava e molestava la moglie con condotte reiterate consistite nell’inviarle numerosi messaggi whatsapp dal contenuto offensivo e minaccioso e nel recarsi presso l‘abitazione della donna ingenerando in lei un costante stato d’ansia e di timore per la propria incolumità tanto da vederla costretta a mutare le proprie abitudini di vita, in particolare a farsi accompagnare dalle amiche negli spostamenti e a cambiare numero di telefono.

nsr