Arrestati per diversi atti di violenza in città due giovani del gruppo denominato “Casa base”

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Il 31 agosto, agenti della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, ha arrestato i presunti autori di una violenta rapina consumata in centro città.

In particolare, il 28 luglio, due uomini avevano notato nella parte retrostante i Chioschi di San Pietro, dei giovani che stavano dando fuoco a della carta, creando disturbo ai passanti. Il gruppo, auto battezzatosi con il nome “Casa base” e molto attivo sui social, era già stato oggetto di segnalazioni pervenute alla Polizia, per comportamenti molesti, soprattutto nella zona dei Chioschi di San Pietro, luogo molto frequentato dai reggiani durante l’estate e per questo costantemente sorvegliato, con appositi servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore, in particolare nei fine settimana. Alcuni membri del gruppo erano già emersi, quali presunti autori di reati consumati in città.

I due cittadini, dapprima hanno invitato i ragazzi a mantenere un comportamento educato e, poi, uno dei due ha cercato di filmarli con il telefono. Due ragazzi del gruppo, per evitare la ripresa video, hanno aggredito violentemente, gettandole a terra, le due persone, anche al fine di impossessarsi, momentaneamente del telefonino per impedire la ripresa del video. A causa dell’aggressione una delle due persone ha riportato lesioni giudicate guaribili in 6 giorni.

Le indagini per questo episodio, coordinate dalla Autorità Giudiziaria, hanno consentito, grazie al sistema di video sorveglianza cittadino, di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico di due giovani, rispettivamente di venticinque e diciannove anni residenti in città. 

Entrambi sono noti alla Questura di Reggio Emilia che, da tempo, ha intensificato l’attività di contrasto alla devianza giovanile. Il venticinquenne, destinatario della misura di custodia carceraria, annovera a suo carico svariati precedenti, anche per il reato di rapina. Il diciannovenne, invece, era emerso a gennaio in un video postato dal gruppo “Casa base” su youtube.

Sulla scorta delle immagini la Questura aveva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria le persone ritratte per reati di violenza privata (per avere costretto un esercente ad interrompere la propria attività) ed interruzione di pubblico servizio (per avere interrotto la corsa di un autobus cittadino). 

Al di là delle responsabilità individuali, che verranno accertate nel corso del procedimento penale, attualmente nella fase delle indagini preliminari, la Polizia di Stato di Reggio Emilia è impegnata a garantire a tutti i cittadini la libera fruizione di ogni area della città, arginando e reprimendo, là ove travalichino la dimensione social sfociando nella dimensione della vita reale, comportamenti prevaricatori e penalmente rilevanti.