#apriamoiporti: i reggiani al presidio di solidarietà. “Salvini, no morti nel Mediterraneo e no disumanità!”

Nonostante il freddo, circa un centinaio di cittadini reggiani sono scesi in piazza mobilitandosi in nome della disobbedienza: “Apriamo i porti -Al fianco di Sea-Watch e Sea-Eye” lo slogan principale che emergeva nei cartelloni dei manifestanti, indignati per la scelta del Governo italiano e diel Ministro Salvini di non aprire i porti alle due navi Ong sulle quali da prima di Natale sono approdate 49 persone salvate in mare.

“E’ necessario rivendicare la dignità degli uomini e delle donne che attraversano il Mediterraneo perché possano essere liberi di costruirsi un futuro in Europa”, sostengono in manifestanti. “Attualmente nessun porto sicuro è stato aperto dagli Stati europei, nessun Governo europeo ha scelto l’umanità e la solidarietà ma l’indifferenza e la barbarie”.

“Ora, dopo circa 15 giorni di navigazione, entrambe le imbarcazioni sono costrette a vagare nel Mediterraneo in attesa di un approdo sicuro, di un porto accogliente. Gli equipaggi sono esausti, le persone salvate in mare, dopo essere scappate dall’inferno libico, sono allo stremo e l’Unione Europea sembra far finta di niente e di non essere in grado di trovare una soluzione degna per 49 persone”.

Nsr
(Foto da fb del Sindaco di Vezzano Mauro Bigi, presente alla mobilitazione)