Approvati dal Comune di Reggio i nuovi indirizzi per gli appalti dei servizi alla persona

La Giunta comunale ha approvato le nuove linee di indirizzo per l’affidamento degli appalti nell’ambito dei servizi della persona, con particolare attenzione a i servizi socioeducativi.

Tali misure introducono ulteriori forme di tutela a favore dei lavoratori e a garanzia della qualità del servizio, intervenendo sui criteri di scelta e selezione dei soggetti fornitori di un servizio.

“L’Amministrazione comunale ha condotto un confronto positivo con un gruppo di educatori professionali, che operano in diversi servizi educativi della città, con il comune obiettivo di qualificare sempre più l’offerta di servizi alla persona e, in particolare, di servizi socioeducativi – spiega il vicesindaco di Reggio Emilia, con delega al Welfare Matteo Sassi – Le procedure di gara per l’assegnazione dei servizi devono dunque essere costruite inserendo la valutazione della qualità dell’offerta tecnica e progettuale al centro di ogni attenzione. La valorizzazione del personale e delle sue competenze rappresenta un fattore determinante della qualità dei servizi alla persona su cui l’Amministrazione comunale continuerà ad investire”.

Nelle linee di indirizzo, viene ribadita infatti la volontà di applicare la clausola di salvaguardia del personale impiegato presso i servizi oggetto di un cambio di appalto, nel rispetto di quanto stabilito dalla giurisprudenza in materia e dall’Anac, Autorità nazionale anti-corruzione.

In base al documento approvato, le gare d’appalto avranno una durata pluriennale e prevederanno la possibilità di rinnovo ad insindacabile giudizio della committenza. L’Amministrazione comunale, nella propria programmazione, si impegna a far sì che eventuali cambi di appalto non avvengano durante l’anno scolastico/educativo. Al fine di valorizzare il personale e le qualità professionale dei lavoratori quale obiettivo fondamentale della componente tecnico-qualitativa dell’offerta, viene stabilito che il parametro delle competenze e della qualificazione del personale debba riguardare l’esperienza del personale sul servizio e la valorizzazione delle maestranze in termini di basso tasso di turn over, ovvero disponibilità di personale alle dirette dipendenze in misura non inferiore al 70%.

Le nuove linee di indirizzo introducono anche alcune novità in merito al personale non assunto, ribadendo come l’eventuale impiego di lavoro gratuito o semigratuito sotto forma di stage, tirocini, alternanza scuola lavoro o volontariato non possa in alcun modo contribuire a raggiungere gli standard qualitativi individuati dalla normativa specie in relazione al rapporto tra lavoratori ed utenti del servizio.

La committenza si impegna, in caso di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) di riferimento durante l’appalto in corso, a riconoscere una integrazione compensativa a copertura degli aumenti retributivi non prima del secondo anno di rapporto contrattuale.

Le nuove linee guida recepiscono infine le indicazioni già approvate in merito al tema della proposta economica, stabiliscono che il peso della proposta economica, in sede di offerta economicamente più vantaggiosa, non possa superare il 20% del punteggio complessivo soprattutto al fine di scongiurare forme di aggiudicazione che si basino su ribassi anomali sui costi della manodopera. In riferimento alla componente economica e tecnico-qualitativo, ogni eventuale variante migliorativa in termini di aumento del monte ore complessivo di lavoro prestato non comporta attribuzione di punteggi.