Antenna via Gran Sasso: il Comune concorda fermo dei lavori per incontrare i cittadini

“Rispetto alla situazione dell’antenna telefonica di via Gran Sasso, occorre precisare quanto segue.

Gli impianti degli operatori di telefonia mobile in Italia sono considerati come opere di pubblica utilità e pertanto hanno come unico sostanziale vincolo il via libera delle autorità ambientali (Arpae e Ausl). È Arpae, agenzia ambientale competente in materia di controlli, che, simulando i campi elettromagnetici in funzione della potenza e dell’irraggiamento del segnale, fornisce il parere determinante per qualsiasi autorizzazione. In base alle stesse simulazioni, Ausl esprime le proprie valutazioni in merito ai potenziali pericoli per la salute dei cittadini.

In assenza di vincoli sovraordinati (ad esempio imposti dalla Soprintendenza) o di difformità con le norme urbanistiche, un eventuale diniego imposto dal Comune non avrebbe efficacia e, soprattutto, legittimità a fronte di un ricorso qualora non vi fossero elementi oggettivi connessi alla tutela della salute riscontrati dagli organi competenti.

Dalle valutazioni di Arpae, l’altezza dell’impianto (33 metri) e la diffusione in orizzontale del segnale rende trascurabile l’effetto sugli edifici posti al di sotto dell’antenna ed è stata invece valutata da Arpae l’entità della diffusione sugli edifici posti a un’altezza comparabile con quella dell’antenna, con una previsione di valori tali da portare l’agenzia a rilasciare un parere positivo.

L’operatore di telefonia non ha fornito, nè ad Arpae nè al Comune, eventuali ipotesi alternative su terreni o coperture private. E’ stata invece valutata un’altra soluzione su area pubblica che – tuttavia – oltre a non essere a maggiore distanza dalle abitazioni e dai servizi del quartiere, non avrebbe avuto requisiti tecnici adeguati.

Una ricognizione dall’alto dell’area è sufficiente per rendersi conto che, all’interno dell’area in cui l’operatore ha necessità di copertura, trovare un’ulteriore zona pubblica o privata su cui posizionare l’antenna sgombra da servizi o edifici sarebbe impossibile. Purtroppo le aree di copertura dipendono dall’uso delle linee dati che sempre di più viene effettuato da ciascun possessore di telefonino.

Con l’obiettivo di fornire in totale trasparenza tutte le informazioni utili al quartiere – per chi non avesse partecipato all’assemblea del 2015 o si fosse trasferito in zona più recentemente – il Comune ha concordato con Wind un fermo dei lavori di installazione dell’impianto così da poter svolgere nelle prossime settimane un incontro con i cittadini, come proposto dalla petizione che domani verrà consegnata all’Amministrazione comunale nel corso di un incontro con gli assessori Valeria Montanari e Mirko Tutino.

Il Comune di Reggio Emilia, nonostante il ruolo limitato che ha nell’iter autorizzativo di qualsiasi antenna, ha sempre agito con la massima trasparenza e senza nessun tipo di reticenza (sia nella pubblicazione degli atti che nelle richieste di chiarimenti che in questi mesi sono arrivate)”.


Comune di Reggio Emilia

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