Reggio Emilia pare macchiarsi in poco tempo (leggi qui) di un altro episodio di abusi che sarebbero avvenuti in una scuola materna reggiana. Vittima, un bimbo di 4 anni. Principale sospettato, il bidello della scuola.

“Come nel caso della Malaguzzi, i genitori reggiani dovrebbero avere il diritto di sapere il nome della scuola nella quale sarebbero avvenuti gli abusi”. A chiedere trasparenza e chiarezza, Roberto Mirabile, Presidente fondatore dell’Associazione Caramella Buona Onlus, da sempre impegnata a difendere i più piccoli vittime di abusi.

“Conoscere il nume della scuola non è finalizzato a creare inutile allarmismo, ma serve proprio ad evitarlo tranquillizzando famiglie che potrebbero preoccuparsi per i propri bambini”. “Inoltre -prosegue Mirabile-, se è vero che il sospetto abusante è un bidello, occorrerebbe chiarire bene, a prescindere da questo caso specifico, quali mansioni esatte può avere il personale ausiliario nelle scuole materne, sempre per maggiore chiarezza per i cittadini e a tutela dell’ottimo personale educativo (e non) delle nostre rinomate scuole dell’infanzia”.

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Pare che l’asilo in questione faccia parte dell’Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia, tanto che il Comune di Reggio Emilia ha diramato la seguente nota: “Non avendo ulteriori notizie rispetto a quanto appreso oggi dagli organi di stampa, in riferimento a un sospetto caso di violenza su un minore, l’Istituzione Nidi e Scuole dell’infanzia ha dato mandato all’Ufficio legale di predisporre una richiesta di accesso agli atti presso l’autorità giudiziaria, riservandosi la facoltà di costituirsi parte civile nel corso del procedimento”.

nsr

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