All’asta giudiziaria la famiglia dell’On. Vinci la spunta contro ragazza pakistana e si aggiudica l’immobile per 415.000 euro: si scatena il web

Per i presenti è stato un duello serrato, quello che si è svolto martedì 20 luglio in un’aula del Tribunale di Reggio Emilia fra la famiglia dell’On. Vinci e una ragazza pakistana.

La vicenda è stata raccontata con ironia su facebook dall’Avv. Paolo Fioroni, presente all’asta fra i partecipanti, ed è stato un immediato susseguirsi di 70 commenti molti dei quali “scatenati” e 147 like. “Quando partecipi a un’asta immobiliare in Tribunale e la donna in burqua che vende il kebab, forte del suo reddito di cittadinanza, offre 412 mila euro cash”, l’incipit del dibattito virtuale innescato dall’avvocato.

L’immobile oggetto dell’asta era una porzione di casa signorile bifamiliare nella zona del quartiere Quinzio, alla quale erano regolarmente iscritti più di 20 persone.
Partendo da un prezzo base di 200.400 euro con rilanci da 2.000 euro, raggiunta l’offerta di 300.000 euro, quasi tutti si sono fermati, tranne due partecipanti: una ragazza pakistana con mascherina e velo che ascoltava ed eseguiva i consigli di un uomo al suo fianco per ogni rilancio, e i genitori dell’On. Gianluca Vinci presenti in aula insieme al figlio.

La donna si è arresa alla cifra di 412.000 euro. La famiglia Vinci l’ha spuntata dopo ultimo e definitivo rilancio aggiudicandosela per 415.000 euro.

“Sembrava una “duello” con sfumature politiche -ha detto un testimone presente all’udienza-, continuavano a rilanciare e molti erano sorpresi, perché era già stata raggiunta una cifra giudicata eccessiva anche dagli esperti. Non a caso l’immobiliarista Gabriele Giordani, ha evidenziato: “E’ tanto che la seguo quella casa, ha spuntato un prezzo più alto del normale mercato, non ha fatto nessun affare il compratore”.

nsr