Al Gay Pride di Modena anche tanti reggiani fra i 20mila a difesa dei diritti gay, lesbo e Lgbt

Un’onda lunghissima e colorata, formata da 20.000 cittadine e cittadini che ieri a Modena sono partiti dal parco Novisad per attraversare i luoghi simbolo della città sventolando le bandiere dei diritti gay, lesbo e Lgbt.

Non solo, durante la manifestazione c’è stata attenzione ed è stata espressa solidarietà anche nei confronti degli donne, delle vittime di violenza e di tutte le minoranze oggetto di discriminazione.

In prima fila il Sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, insieme agli organizzatori del Modena Pride, che nel suo intervento ha sposato in toto l’appello contro ogni discriminazione e contro la paura del diverso. Una società quindi più aperta e tollerante, in grado di rappresentare anche la diversità.

Nonostante l’importante risultato storico con la legge Cirinnà, secondo gli organizzatori c’è ancora molto da fare per completare la battaglia per i diritti omosessuali.

Fra i partecipanti anche tanti reggiani, in primis il presidente di ArciGay Reggio Emilia Alberto Nicolini che ha colto l’occasione per lanciare un appello in vista del ballottoggio di domenica: “Reggio dice NO alla Lega! Al ballottaggio SI’ a Luca Vecchi”. Con lui anche i neo consiglieri comunali Dario De Lucia (ndr, che ha incassato il maggior numero di preferenze in assoluto, 875, fra tutti i candidati di tutte le liste al consiglio comunale di Reggio Emilia, superato solo da una donna, la Rabbitti) e Fabiana Montanari (nella foto in alto con il Sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli).

nsr