Ai domiciliari per droga, minaccia di morte la donna che lo ospita in città: finisce in carcere un 28enne

Arrestato dai carabinieri il 25 agosto scorso per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 28enne tunisino aveva ottenuto gli arresti domiciliari in un’abitazione della città, grazie alla disponibilità della proprietaria di casa ad accoglierlo.

Una convivenza non precisamente idilliaca, tanto che l’uomo a seguito di una lite scaturita per futili motivi, non avrebbe esitato, stando a quanto denunciato dalla donna, ad armarsi di un coltello minacciando di ucciderla.

Per questi motivi il tribunale di Reggio Emilia, accogliendo le richieste della Procura reggiana, concorde con le risultanze dei carabinieri della stazione di Corso Cairoli, ha aggravato la misura degli arresti domiciliari sostituendola con quella della custodia cautelare in carcere.

Provvedimento che ieri è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale che hanno condotto l’uomo alla casa circondariale. Il 28enne tunisino era stato arrestato la mattina del 23 agosto quando i carabinieri del nucleo e radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, durante un servizio di controllo del territorio, avevano notato in via Mascagni un giovane che si trovava nei sedili posteriori di un’autovettura.

Alla vista dei carabinieri l’auto si era messa in movimento fermandosi poco dopo all’alt dei carabinieri, con il tunisino che era sceso, dandosi poi alla fuga a piedi e venendo subito inseguito, mentre l’auto, con a bordo probabilmente suoi clienti, approfittando della circostanza, si era dileguata.

Durante la fuga il tunisino aveva preso delle bustine cercando dapprima di ingerirle, per poi lanciarle nei giardini di due abitazioni. Dopo averlo fermato, i carabinieri avevano fatto il percorso a ritroso, recuperando 28 dosi termosaldate di eroina: 15 nel giardino di un’abitazione e 13 nell’altro attiguo L’uomo aveva in tasca anche 1.520 euro in contanti, in banconote di vario taglio, sequestrati in quanto ritenuti provento dello spaccio.

Alla convalida l’uomo, data la disponibilità ad accoglierlo di un’amica, aveva ottenuto i domiciliari in un’abitazione di Reggio Emilia. Una convivenza non troppo felice, tanto che la donna a fine settembre ha denunciato ai carabinieri di essere stata oggetto di minaccia di morte da parte del 28enne che a seguito di una lite si era armato di coltello.

Per tale condotta delittuosa è stato dunque emanato il provvedimento di aggravamento della posizione dell’uomo, che è così finito in carcere.