Ai Chiostri di San Domenico proclamato il vincitore del premio di Giovane Fotografia Italiana

VISITA GUIDATA E PREMIAZIONI GIOVANE FOTOGRAFIA ITALIANA

Domenica 20 giugno ai Chiostri di San Domenico alla presenza di un un folto pubblico, è stato proclamato il vincitore della VIII edizione di Giovane Fotografia Italiana, iniziativa, promossa dal comune di Reggio Emilia con numerosi partner italiani e internazionali. Erano presenti Raffaella Curioni, assessora a educazione e conoscenza, Annalisa Rabitti, assessora a cultura, marketing territoriale e pari opportunità del comune di Reggio Emilia; Paola Picca Garin, per GAI – Associazione per il circuito dei giovani artisti italiani e i curatori della mostra Reconstraction Ilaria Campioli e Daniele De Luigi.

HANNO DETTO

ANNALISA RABITTI ASSESSORA ALLA CULTURA COMUNE DI REGGIO EMILIA

È stato complesso immaginare Giovane Fotografia Italiana e Fotografia Europea durante il lockdown.  Questa è una data che aspettavamo da tanto tempo, quasi due anni. Si tratta di un momento molto importante per la nostra città e soprattutto per la fotografia e per i giovani artisti. Il premio di Giovane Fotografia Italiana è cospicuo permetterà ai vincitori di avviare una propria carriera fotografica, perché crediamo che la cultura sia anche lavoro e ripartenza. Ringrazio gli artisti per aver arricchito la nostra città con le loro preziose immagini.

 RAFFAELLA CURIONI ASSESSORA A EDUCAZIONE E CONOSCENZA COMUNE DI REGGIO EMILIA

È stato difficile per la giuria scegliere perché i lavori sono stati tutti di grandissima qualità, sono progetti importanti che partiranno tutti nei prossimi giorni per il Festival a Cortona.

Reggio Emilia da tempo sta investendo sui giovani: siamo la città dell’educazione, della conoscenza e dei talenti. Siamo all’interno di una rete nazionale come quella del GAI Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, che valorizza i giovani perché crediamo che essere artisti sia anche svolgere una scelta professionale. Dobbiamo continuare ad investire in quella direzione per offrire ai giovani sempre nuove opportunità.

 PAOLA PICCA GARIN RESPONSABILE GAI PROGETTI DI COMUNICAZIONE

Giovane Fotografia italiana ha avuto un consolidamento progressivo a livello nazionale per la qualità delle proposte e per la capacità di offrire nuove chiavi di lettura della realtà. Come Gai abbiamo svolto di recente uno studio ARTE AL FUTURO Indagine sulle carriere artistiche emergenti e la produzione culturale indipendente in Italia ed è emerso che al secondo posto tra gli aspetti positivi vi è la possibilità di esporre, mentre tra le criticità spicca la mancanza di contatti e di rete.

Giovane Fotografia Italiana è un esempio di come si possa cercare di fornire risposte e supporti a chi intenda percorrere la strada professionale dell’arte.

 Il premio, istituito con il supporto dell’azienda Reire srl. con l’obiettivo di sostenere e finanziare la ricerca e la produzione artistica under 35, di 4mila euro, è andato al collettivo romano Vaste Programme, nato nel 2017 dall’incontro tra Leonardo Magrelli, Alessandro Tini, Giulia Vigna, la cui ricerca si sviluppa negli ambiti della post-fotografia e dei nuovi media. In particolare, nella loro pratica, l’utilizzo di materiali e oggetti che appartengono all’esperienza quotidiana più comune e ai quali spesso non si fa caso, si combina con l’adozione e la rimessa in circolo di immagini trovate, per rivelarne aspetti imprevisti e nuovi significati.

Vaste Programme è stato decretato vincitore per il progetto The Long Way Home of Ivan Putnik, Truck Driver da una giuria composta da Diane Dufour per la direzione del festival Fotografia Europea, Arianna Rinaldo, photo editor e direttrice  artistica  di Cortona On The Move e Carlo Sala, curatore e docente: “Per aver realizzato un lavoro in bilico tra realtà e finzione, dove il display espositivo, coinvolge lo spettatore in una narrazione apparentemente ludica ma che sa evocare una serie di questioni sociali e geopolitiche, che invitano il fruitore ad avere una relazione attiva con l’opera per innescare un processo di scoperta continua. Questo progetto è una metafora della nostra esistenza contemporanea in cui si attraversa a grande velocità un deserto che non comprendiamo a cui è necessario dare forma e senso”.

The Long Way Home of Ivan Putnik, Truck Driver presenta nei Chiostri di San Domenico, nella forma di un diario visivo, la storia di Ivan Putnik, camionista russo impegnato nel suo lungo viaggio di ritorno a casa che percorre l’intera Siberia. Attraversando da un capo all’altro la Russia e le sue zone più remote, il protagonista scatta e annota una grande quantità di fotografie, di cui viene qui proposta una piccola selezione. Tracce particolari, disseminate all’interno delle foto e del racconto instillano tuttavia, nello spettatore più attento, alcuni dubbi sulla veridicità di quanto presentato. Esplorando su Internet le mappe dei territori russi che si trovano più a nord del circolo polare artico, si scopre immediatamente che Google Street View è del tutto assente. In quei luoghi, le uniche immagini reperibili su Google Maps, sono fotografie sferiche caricate e geolocalizzate dagli utenti comuni. Molte di queste immagini meritano di essere viste, e The Long Way Home of Ivan Putnik, Truck Driver nasce proprio da questo intento. A partire dal sorprendente materiale visivo raccolto dagli autori e attraverso l’espediente della narrazione, il progetto fonde insieme i processi di adozione e rimessa in circolo delle immagini con quelli della risignificazione e della vero-fiction.

Gli scatti del collettivo come quelli degli altri partecipanti alla mostra Reconstraction Domenico Camarda, Irene Fenara, Alisa Martynova, Francesca Pili, Martina Zanin, Elena Zottola  sono esposti il sabato e domenica  nei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia fino al 4 luglio nell’ambito di Fotografia europea.  La mostra è visitabile sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20 ad ingresso gratuito, contingentato. Le modalità di accesso alla mostra sono consultabili sul sito http://gfi.comune.re.it  e Facebook Instagram culturareggioemilia

La mostra di Giovane Fotografia italiana Reconstruction, curata da Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, presenta le opere di artisti, selezionati attraverso una call pubblica da una giuria internazionale, composta dai curatori, insieme ai rappresentanti dei festival partner. Si tratta di giovani autori, protagonisti della scena artistica italiana, che affrontano in modo diverso il tema Reconstruction dimostrando che la fotografia è in grado di prendere parte ai processi conoscitivi non solo rappresentando la realtà osservabile con lo sguardo, ma anche, a partire da essa, ricostruendo il reale nelle sue multiple dimensioni attraverso l’immaginazione.

 Giovane Fotografia Italiana è promossa da Comune di Reggio Emilia e Comune di Cortona in collaborazione con GAI. Associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea, Circulation(s) Festival de la jeune photographie europeénne, Paris; Photoworks Festival, Brighton; Festival Panoràmic – Granollers, Barcelona; Cortona on the Move. Con il contributo di Regione Emilia-Romagna, nell’ambito di “Emilia 2020-2021”, e Reire srl.

Co-finanziato da Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e ANCI.