Il medico Fabrizio Aguzzoli correrà per il M5S. E’ sostenuto dai no-vax

Al debutto della candidatura del medico Fabrizio Aguzzoli all’hotel posta durante un convegno sui tumori (leggi qui), presentato dalla candidata sindaco per il M5S a Reggio Rossella Ognibene, c’era al suo fianco anche la capogruppo grillina Alessandra Guatteri, fra i più impegnati sostenitori anti-vaccini.

Beppe Grillo, fondatore del M5S

Non è una novità comunque, che il popolo grillino sia portatore delle politiche no-vax, e questo è un tema caldo che non trova tutti d’accordo al 100%, a partire dal Ministro della Sanità Giulia Grillo, e anche da Beppe Grillo che sul tema non si è mai espresso con chiarezza in prima persona, salvo poi replicare ai contestatori No Vax durante i suoi spettacoli (ndr, l’ultimo avvenuto nel febbraio scorso a Bologna): “Non ho tradito, non sono più il capo politico di un partito. Non venite a menarmela: con quello che ho fatto per questo Paese, io non me lo merito. A volte la sanità è mancanza di informazione”.

Fabrizio Aguzzoli, 60 anni, è chirurgo specializzato in chirurgia oncologica presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, fa parte della Croce Rossa Militare e ha svolto diversi lavori come chirurgo anche all’estero.

Il suo nome era nell’aria da tempo, come la sua voglia di impegnarsi politicamente. Il suo capo, il Dirigente Dott. Claudio Pedrazzoli, molto probabile sarà candidato per il PD a sostegno di Luca Vecchi, forte di un rapporto collaborativo con l’amministrazione comunale durante tutta la fase di realizzazione del Core, oggi un fiore all’occhiello per la sanità del nostro territorio.

Aguzzoli ha scelto invece di correre a Reggio Emilia con l’opposizione, contestativa e critica. Ma oggi al governo, dove si prendono le decisioni importanti, a braccetto con la Lega c’è il M5S, e il Ministro della Sanità è una pentastellata.

“Il sindaco ha un grande dovere -ha detto Aguzzoli alla presentazione della sua candidatura-, quello di salvaguardare la salute dei cittadini. Le polveri sottili sono un problema enorme, e la percezione dei cittadini penso che debba essere ancora formata. Ma una cosa è certa: serve ascolto, è importante uscire dai palazzi e parlare con la gente. Ripensando prima di tutto alla mobilità”.

nsr