A Reggio Emilia la cassa integrazione aumenta del 5,2%. Bene tessile (-20,5%), edilizia (-30,7%) e commercio (-69,2%)

Dopo la flessione registrata per due anni consecutivi, nel 2019 il ricorso alla cassa integrazione guadagni è tornato a crescere.
Le ore concesse nella provincia di Reggio Emilia – come emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio che ha elaborato i dati dell’INPS – hanno superato i 2,1 milioni con un incremento del 5,2% rispetto al 2018, anno in cui le ore autorizzate si erano sostanzialmente dimezzate, passando dai 4,1 milioni del 2017 a 2.030.994.

L’incremento delle ore di cassa integrazione è tutto da imputare agli ultimi due mesi del 2019. “Fino ad ottobre – spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – si era registrata una ulteriore contrazione rispetto ai livelli del 2018, con 284.000 ore in meno”.
In sostanza – prosegue Landi – nei primi dieci mesi dello scorso anni la cassa integrazione è scesa quasi del 18%, ma negli ultimi due mesi si sono poi pagate le difficoltà già presenti e poi cresciute a carico della manifattura reggiana, che per mesi ha maturato risultati negativi in termini di produzione”.
Sui principali comparti del manifatturiero – osserva il presidente della Camera di Commercio – permangono ancora difficoltà ed incertezze, ed è anche per questo che oggi è necessario che il Governo e la politica si concentrino sui diversi elementi di politica industriale – inclusa la fiscalità – che possono concorrere ad una positiva svolta, rilanciando un sistema alla cui competitività si legano vasti interessi nel nostro Paese e nel nostro territorio”.

L’impennata della Cig, come si diceva, si è registrata nell’ultimo bimestre del 2019, quando le ore autorizzate sono state 836 mila, pari al 39% di quelle complessive.

Due terzi delle 2.137.312 ore autorizzate nel 2019 hanno riguardato la cassa integrazione straordinaria che, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente, ha superato gli 1,3 milioni di ore; più della metà (749.042 ore) delle ore concesse mediante tale ammortizzatore sono state finalizzate alla riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale salvaguardando, nel contempo, le professionalità e l’occupazione, mentre le rimanenti 575.852 ore hanno interessato contratti di solidarietà.

A fronte di una crescita delle ore relative alla gestione straordinaria autorizzate, si osserva una flessione del 6,7% delle ore ordinarie concesse, che passano da poco più di 871 mila a 812.418.

Il settore che più degli altri ha richiesto l’accesso alla Cassa integrazione è stato – come sottolineato da Landi – il metalmeccanico, con oltre 1,4 milioni di ore ed un incremento del 33,6% rispetto al 2018. Detto in altri termini, più di due ore su tre di Cig autorizzate nel 2019 in provincia di Reggio Emilia hanno fatto riferimento a questo comparto. 

Con valori decisamente inferiori seguono il settore ceramico con 253 mila ore (l’11,8% del totale, in crescita dell’11,5% in un anno) e l’industria alimentare (quasi 215 mila ore, +3,7%).

In deciso calo, invece, le ore autorizzate per l’industria tessile, che si sono ridotte del 20,5%, portandosi a 36.000.

Infine, sono state 115 mila le ore autorizzate nel settore edile (in calo del 30,7% rispetto al 2018), mentre per il commercio la cassa integrazione è scesa a poco meno di 35 mila ore, con una flessione del 69,2%.

nsr