“A parte alcuni, a sii nà masa d’esen!”: la protesta solitaria a Roma del reggiano Michele Zanti davanti a Montecitorio

“Era ora di dire basta. Da fiero cittadino italiano ho iniziato a meditare durante il lockdown di fare qualcosa di concreto, poi -non mi vergogno a dirlo- appena ricevuti i soldi dello stipendio e del premio di produzione ho comprato il biglietto del treno per Roma e sono partito per manifestare la mia totale contrarietà nei confronti di questo Governo Pd-M5S, il peggiore in assoluto che sia mai esistito dal dopoguerra ad oggi”. Inizia così, Michele Zanti, sposato con figli e residente ad Arceto di Scandiano, a spiegare a NextStopReggio la sua iniziativa solitaria a Roma, pur essendo militante in un movimento politico reggiano, “ma preferirei che non lo scrivesse”, chiede gentilmente, “solo perchè la mia è stata proprio un’iniziativa a titolo personale, il movimento di cui faccio parte non c’entra e non vorrei che la mia discesa a Roma fosse interpretata come partitica”.

Michele, con l’aiuto della moglie ha creato un cartellone esibito per l’intera mattina di lunedì 20 luglio in piazza Montecitorio con lo sfondo nero, i colori della bandiera tricolore ai bordi e una scritta emblematica: “A parte alcuni, a sii nà masa d’esen!”. Letteralmente significa “A parte alcuni, siete una massa di asini”, ma solo un reggiano può comprenderne la valenza profondamente dispregiativa: altri epiteti sarebbe stati più soft.
Poche parole che riassumono con chiarezza il disagio di un padre di famiglia che ha deciso di non starsene seduto comodamente sul divano imprecando contro il Governo, ma di togliersi un dente, di far qualcosa di concreto. “Vostro padre inizia oggi una rivoluzione”, ha detto Michele ai suoi figli, “Ma che sia chiaro -spiega- è una rivoluzione buona, pacifica e costruttiva, per il bene del nostro Paese”.

Lunedì mattina Zanti è stato quindi quattro ore davanti a Montecitorio con il suo cartello di protesta. Lo stesso giorno manifestavano i ristoratori, “E’ stata una coincidenza -ha evidenziato- ho scelto lunedì perchè quel giorno c’era l’offerta del treno con Italo, ma ho subito legato con loro perchè accomunati dal medesimo dolore di un Italia governata da gente che non è in grado di governare e non è stata in grado di affrontare l’emergenza Covid. Gli italiani fanno fatica ad arrivare a fine mese e questi perdono tempo in leggi e leggine come quella sui trans, ma dai….ci sono cose molto più importanti ora!”.

Michele Zanti è un fiume in piena mentre parla: “Mi ha fatto impressione una ragazza di 33 anni che piangeva perchè aveva fatto un’ipoteca sulla casa di famiglia per poter avviare l’attività di ristorazione…. ora è disperata”. Da questo aspetto si sente fortunato: “Lavoro alla Ognibene Power, una grande azienda! Nonostante tutto quello che si dice sulle multinazionali, la Ognibene ha sempre pagato tutti puntualmente e dato anche premi di produzione soddisfacenti. Quello che ho percepito recentemente mi ha fatto comodo in modo particolare, proprio per autofinanziarmi l’iniziativa a Roma”.

Fra i parlamentari “esen”, c’è chi apparentemente viene salvato, emerge quando specifica: “A parte alcuni...”. “Veramente -spiega Zanti- è stato il consiglio di un mio amico avvocato quella specifica. Forse una sola persona la salverei, quella che finora si è dimostrata più coerente, anche se pure lei gode di importanti benefit, stipendi alti ecc. Circoscrivendo il salvataggio nei confronti di una donna e considerati alcuni ragionamenti emersi, è stato facile individuare subito nome e cognome, “Ma la prego, non lo scriva -chiede ancora una volta, e ancora una volta con cortesia-, voglio lasciare fuori la politica-partitica dalla mia iniziativa solitaria. Sono un fiero cittadino italiano e in quanto tale non potevo rimanere indifferente”. Richiesta accordata.

Seguiranno altre iniziative? “Vedremo. Io intanto sono andato a Roma con il mio cartello. Colleghi e amici mi hanno detto che ho fatto bene. Ok, mi fa piacere, ma ho anche risposto: “Raga, se volete potete andarci anche voi eh…”. Non sono un presuntuoso e, ci tengo a evidenziarlo, la mia è stata un’iniziativa solitaria e in umiltà, ma pensi come risulterebbe importante e d’impatto se ogni italiano che disprezza le scelte scellerate di questo Governo, capendo il danno che stanno facendo alla nostra cara Italia, facesse una cosa analoga? Non sarebbe invasa solo piazza Montecitorio… ma Roma intera”.

Marina Bortolani, @nextstopreggio