A Cavriago celebrato il 97° anniversario della morte di Lenin: mazzo di garofani ai piedi del busto in piazza

Nella giornata di giovedì 21 gennaio il Partito Marxista-leninista italiano Emilia-Romagna, il Partito Comunista italiano Emilia-Romagna, insieme ai comunisti reggiani, hanno deposto un grande mazzo di garofani al busto di Lenin, nella omonima piazza a Cavriago, nel rispetto delle restrizioni per la pandemia e per questo non potendo organizzare una degna manifestazione pubblica. Oltre al centenario del Partito Comunista Italiano, ricorre infatti anche l’anniversario della morte del padre della grande Rivoluzione dell’Ottobre.

I sinceri comunisti, gli antifascisti, i progressisti di tutto il mondo lo ricordano per gli enormi e fondamentali contributi dati alla causa dell’emancipazione del proletariato, e con esso di tutta l’umanità.
Il pensiero, gli insegnamenti e l’opera di Lenin sono immortali perché illuminano la strada della lotta di classe nell’epoca del capitalismo e dell’imperialismo, la stessa in cui ci troviamo tutt’ora, seppur con forme in parte diverse, essi sono quindi indispensabili al proletariato che deve inevitabilmente ispirarvisi nella lotta di classe.

Lenin fu la grande guida dei comunisti e del popolo sovietico e del movimento comunista internazionale nonché il grande Maestro del proletariato e dei popoli oppressi del mondo intero che difese e sviluppò l’opera di Marx e di Engels, pagando il suo encomiabile spirito di sacrificio con la persecuzione poliziesca, il carcere, la deportazione e il confino.

Lo sfruttamento e l’oppressione capitalistica, le guerre militari e commerciali dell’imperialismo per depredare e sottomettere i popoli di tutto il mondo, dimostrano quanto ancora sia necessario e attuale applicare gli insegnamenti di Lenin, anche nel nostro Paese dove le masse popolari e lavoratrici sono costrette ancora una volta a pagare il prezzo più salato delle crisi economiche, che siano generate dal modo di produzione capitalistico o da una pandemia sanitaria come quella in corso, che non ha certo annullato né le disuguaglianze sociali e territoriali, che anzi sono aumentate, né le classi e la lotta di classe, che continua e deve continuare, in ogni situazione.
Solo il socialismo può risanare economicamente e moralmente l’Italia, salvarla dal fascismo e assicurarle un avvenire di pace, democrazia, libertà, uguaglianza di genere e territoriale, benessere, giustizia sociale, una sanità e una istruzione pubbliche e gratuite, pensioni pubbliche e adeguate, salari giusti secondo il lavoro.

Per raggiungere questo traguardo occorre che tutte le forze sociali, politiche, partitiche, a cominciare da quelle con la bandiera rossa e la falce e martello, sindacali, culturali e religiose anticapitaliste si uniscano per lottare insieme per realizzare l’Italia socialista del futuro.

Teniamo alta la grande bandiera rossa di Lenin!
Uniti per Lenin, uniti contro il capitalismo, uniti per il socialismo!

Alessandro Fontanesi, Reggio Emilia