A 90 anni si è spento monsignor Emilio Landini

Si è spento nel tardo pomeriggio di mercoledì 7 giugno mons. Emilio Landini, sacerdote da 68 anni; era ricoverato nell’Ospedale di Montecchio. Figura di particolare rilievo del clero reggiano-guastallese, ha ricoperto in diocesi numerosi e importanti incarichi. Monsignor Landini infatti è stato per oltre vent’anni direttore e “voce” della redazione reggiana di Radiopace nonché a lungo responsabile dell’Ufficio Stampa della Diocesi e vicario per la cultura e per le comunicazioni sociali durante l’episcopato di monsignor Adriano Caprioli. Aveva 90 anni.

Nato l’11 novembre 1932 a Sant’Ilario d’Enza, Emilio Landini maturò la vocazione al sacerdozio grazie alla solidità di fede dell’ambiente familiare e al discernimento di don Amedeo Lumetti nel seminario di Marola. Ricevuta l’ordinazione presbiterale il 19 giugno 1955, don Emilio fu destinato come vicario cooperatore a Montecchio, in “comunità ministeriale” con il parroco don Ennio Caraffi, fino al 1958. In quell’anno venne inviato dal vescovo Socche a Roma, all’Università Gregoriana, per studiare diritto e morale. Rientrato in diocesi con la laurea in diritto canonico, dal 1962 al 1968 fu insegnante di religione nelle scuole statali e docente di teologia morale nel Seminario urbano, quindi nello Studio Teologico Interdiocesano (dal 1968 al 1974). Nel frattempo, il vescovo Baroni l’aveva nominato rettore sia del Seminario urbano (dal 1966 al 1974) che di quello di Marola (dal 1966 al 1973). Negli anni 1975-1976 don Landini ritornò a Roma per completare il corso di studi, ottenendo il dottorato in teologia morale. Di nuovo a Reggio Emilia, il presbitero ha continuato a insegnare in Seminario dal 1977 al 1999 – svolgendo fino al 1991 anche l’incarico di preside dello Studio Teologico Interdiocesano – e allo Studio Accademico Bolognese. Sempre dal 1977 e fino al 2003 monsignor Landini ha tenuto il corso di bioetica alla Scuola Infermieri Professionali di Reggio Emilia. Nel 1980 è diventato pure il consulente morale della sezione reggiana dell’Associazione Medici Cattolici Italiani e lo è rimasto per 41 anni. Ancora, nel 1986 il presbitero ha iniziato a insegnare nell’Istituto di Scienze Religiose (fino al 2008) ed è stato delegato vescovile per la «Casa Apostolato Laici Giovanni XXIII» e per il Centro Giovanni XXIII fino al 1999. Il vescovo Caprioli lo ha nominato prima vicario episcopale per la cultura (1991-2006) e successivamente per le comunicazioni sociali (2006-2013), affidandogli anche la direzione dell’Ufficio Stampa della Diocesi e nel 1993 della redazione reggiana di Radio Pace, le cui trasmissioni nel territorio diocesano sono durate dal 1982 al 2019.

Dal 2008 e fino al 2021 monsignor Emilio Landini è stato il coordinatore degli esorcisti. Dal 2017 – anno del trasferimento dal Seminario – e fino sempre al 2021 l’esperienza del sacerdote è tornata a servizio, in qualità di collaboratore, della sua parrocchia d’origine, inserita oggi nell’unità pastorale “San Giovanni Bosco” (Sant’Ilario d’Enza e Calerno).

Fine omileta, apprezzato in tutto il territorio diocesano in occasione delle Cresime che per lungo tempo ha amministrato come delegato del vescovo, monsignor Landini ha saputo intrattenere relazioni di amicizia e colloqui spirituali con un pubblico eterogeneo e numeroso di persone, dai medici agli ascoltatori della radio, dagli studenti ai confratelli, dagli ammalati ai penitenti; si può dire che abbia esercitato il suo ministero di “parroco” attraverso la predicazione e la consolazione, gli articoli del notiziario radio settimanale, il rapporto con i volontari dei media diocesani. Era dotato di una comunicazione sapiente e arguta, con punte di ironia umana e immancabili riferimenti alla Parola di Dio.

Nella giornata di giovedì 8 giugno la salma di monsignor Landini viene trasferita nella chiesa parrocchiale di Sant’Ilario d’Enza, dove rimarrà fino a venerdì, prima della celebrazione del funerale a Reggio Emilia.

La liturgia esequiale, presieduta dall’Arcivescovo Giacomo Morandi, avrà luogo venerdì 9 giugno alle 15.30 nella Cattedrale. Sono attesi a concelebrare i reggiani monsignor Daniele Gianotti, vescovo di Crema, e monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia.

Dopo il funerale, i resti mortali del sacerdote saranno sepolti nel cimitero di Sant’Ilario d’Enza.