“Chiudono le edicole della città: grave danno storico e sociale, mentre Governo e istituzioni stanno a guardare”

Le edicole della città chiudono una dopo l’altra: Bainsizza, via Porta Brennone, Isolato San Rocco, Piazza Prampolini, viale Isonzo, piazzale Fiume è solo l’ultima delle tante.

Aldilà dell’aspetto “romantico”, ossia di quel “pezzetto di Reggio che se ne va”, la cosa è piuttosto negativa, un problema reale, serio.
Un problema di tipo occupazionale che viene meno. Un problema sociale, perché verrà a mancare sul territorio un presidio di socialità, di discussione, di incontro, di confronto. Un problema culturale, perché la nostra è una società che legge sempre meno.

Un problema di informazione, perché l’editoria in Italia è nelle mani di un monopolio, il giornalismo è scadente e insieme all’editoria stessa, palesemente schierato con il capo politico di turno. Pertanto i quotidiani diventano un prodotto di bassa qualità e le notizie sono tutte uguali, considerando che sono venuti a mancare tutti i giornali di partito, in quanto i partiti sono ormai tutti uguali.
Ed ecco che le ricadute, le conseguenze sono queste. L’edicolante è un mestiere duro, praticamente un lavoro da sette giorni su sette, che nel tempo ha dovuto adeguare il suo servizio al pubblico, non più solo giornali, ma a tutti gli effetti un fornitore multiservizi. Chi si è adeguato ai tempi, con una società che vive ormai di social, acquista sui social, si informa sui social, riesce a “sopravvivere”, viceversa altre adicole chiuderanno e sarà purtroppo così. Quello che verrà a mancare è certamente un pezzo di città, ma soprattutto un pezzo della nostra storia, un punto di riferimento nei quartieri.

Chi ci governa se davvero facesse l’interesse dei cittadini, non guarderebbe a tutto questo senza fare nulla. Considerando l’occupazione giovanile ormai una chimera, non è mai troppo tardi per favorire lavoro e occupazione, con sgravi fiscali reali, alleggerimento della burocrazia, disponibilità di finanziamenti vantaggiosi, per non perdere tanti punti di riferimento negli angoli della città e dare la possibilità ai giovani di avere un lavoro ed allo stesso tempo un servizio necessario per i cittadini.

Alessandro Fontanesi