Sciopero operatori sociali SGB davanti alla Prefettura: delegazione ricevuta dal VicePrefetto

Questa mattina si è registrata una significativa adesione allo sciopero degli operatori sociali e socio assistenziali. Durante il presidio di SGB davanti alla prefettura, una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal viceprefetto a cui è stato consegnato una lettera da inoltrare al Governo, al Ministero dell’Istruzione e al Ministero della Salute contenente le principali rivendicazioni dello sciopero e che riportiamo di seguito.
E’ stata fatta inoltre richiesta alla Prefettura di intervenire sulla AUSL per sollecitare l’azienda ad una maggiore tempestività nelle risposte alle autorità scolastiche, nelle attività di tracciamenti e di messa in quarantena di lavoratori e classi di alunni.

“Il meccanismo delle esternalizzazioni, con appalti al massimo ribasso, e l’applicazione dei contratti del privato sociale, sono meccanismi che continuano a peggiorare la qualità dei servizi, la continuità della presa in carico e della cura e le condizioni di lavoro di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori in Italia Contratti ciclici, riduzione di orario, discontinuità di salario, impossibilità di accedere a forme di integrazione del reddito, ammortizzatori sociali che coprono non più del 50% della retribuzione, ore di equipe e programmazione non riconosciute, sono alcuni degli aspetti problematici e strutturali che questa crisi, non solo sanitaria, sta portando alla luce in maniera preponderante in tutti i Servizi socio-educativi e socio-sanitari.

Lo stesso vale anche in tema di tutela della salute e sicurezza nei Servizi; in questi mesi moltissime operatrici e operatori hanno continuato a prestare servizio in situazioni totalmente a rischio, per sé, per gli utenti e per la salute di tutti, per mancanza di DPI e di adeguata stesura e applicazione dei protocolli d’intervento, con rimpalli continui tra Enti pubblici ed Enti privati gestori.
Ricordiamo che lo sciopero di oggi dei sindacati aderenti alla rete Intersindacale è stato proclamato per rivendicare:
il contrasto alla mercificazione del welfare e dei servizi sociali
la costruzione di un processo di re-internalizzazione dei Servizi socio-educativi e socio-sanitari dati in appalto dagli enti pubblici alle cooperative sociali il riconoscimento di tutti gli operatori sociali attori nella costruzione di ponti e progetti di autonomia ed emancipazione personale e sociale, a partire dai soggetti più fragile il superamento della frammentazione contrattuale l’ unificazione in un unico contratto di categoria a livello del pubblico impiego
– il diritto alla salute e alla sicurezza all’interno dei Servizi, per utenti e operatrici operatori, adeguatezza degli strumenti di lavoro, protocolli e dispositivi di protezione.
NON ACCETTIAMO IL RICATTO TRA SALUTE E LAVORO. LA CRISI LA PAGHI CHI NON HA MAI PAGATO!”.