170 cooperatori reggiani in udienza dal Papa

Sono oltre 170 i cooperatori reggiani che sabato 16 marzo saranno ricevuti in udienza da Papa Francesco, in Vaticano, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario di fondazione della Confederazione delle Cooperative Italiane, nata il 14 maggio 1919, sciolta poi dal regime fascista e ricostituitasi nel 1945. 

Per una singolare coincidenza – sottolinea il presidente di Confcooperative Reggio Emilia, Matteo Caramaschi, che guiderà la consistente delegazione che partirà da Reggio Emilia – i cooperatori reggiani ricorderanno in questa occasione anche il 70° di fondazione dell’Unione provinciale delle cooperative di Reggio Emilia, costituitasi nel 1949 per dare voce e rappresentare quel filone cooperativo che storicamente si ispirava alla Dottrina sociale della Chiesa e nacque su impulso dell’Enciclica “Rerum Novarum” di Papa Leone XXIII”. 

Costituita in via Guidelli, nel centro cittadino, l’8 luglio di settant’anni fa ad opera di 5 cooperative di lavoro e consumo, Confcooperative Reggio Emilia associa oggi 380 imprese con oltre 50.000 soci, quasi 18.000 occupati e 3,6 miliardi di fatturato. 

I cooperatori saranno ricevuti dal Papa nell’Aula Paolo VI; “per noi – sottolinea Caramaschi – si tratta di un ritorno, perché già nel 2015 abbiamo avuto modo di incontrare il Santo Padre”. “Fu in quell’occasione – ricorda il presidente di Confcooperative – che, parlando della funzione sociale e del lavoro delle nostre imprese, Papa Francesco disse che “in cooperazione uno più uno fa tre”, e siamo certi che anche in quest’occasione non mancheranno gli stimoli ad un lavoro fondato su principi di partecipazione, valorizzazione delle persone ed equità”. 

g.b.